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salotto letterario

Più su di me

Sulle tue labbra ho trovato la mia fine e il mio inizio.

Quando non sono occupata a torturare i miei personaggi, mi perdo nei classici, cercando tra le loro pagine domande che ancora non hanno risposta.

Donne vampiro

Le mie protagoniste sono donne vampiro, come Carmilla: vivono del riflesso della coscienza altrui e si nutrono dei sentimenti degli altri. Ma, come Carmilla, sono sincere e sanno amare appassionatamente la propria Laura.

La bambina eterna

In loro vive anche la bambina che non se n’è mai andata. Françoise Dolto diceva che la donna matura sostituisce la bambina che è stata. Nelle mie donne non è così: la bambina rimane, convive con l’adulta, e a volte la sfida.

Sono una scrittrice della nuova corrente del gotico speculativo. Il terrore non nasce più da un avvenimento esterno, ma dall’anima: il terrore esistenziale, quello che scaturisce dalla frammentazione della coscienza, nella continua ricerca della propria identità

Mi appassiona la narrativa gotica, psicologica, erotica e lesbica, così come le storie intense. Cerco soprattutto di comprendere le relazioni tra donne, ma anche quelle a tre, e di portarle all’estremo.

Temi

  • Dissociazione: conflitti tra aspettative sociali e mondo interiore.
  • Filosofia dell’esistenza: ricerca dell’identità ignorando influenze esterne.
  • Sottomissione: potere e dominazione nelle relazioni tra donne.
  • L’eterno ritorno: rilettura nietzscheana da una prospettiva femminile.
  • Dimensione della mente femminile: spiritualità, forza e vulnerabilità.
  • Panico lesbico: il terrore di confessare pubblicamente la propria identità.
  • Patriarcato: uomini che si scambiano donne tra loro.

Influenze letterarie

Da Sherwood Anderson mi interessano l’interiorità, l’alienazione e l’incomunicabilità. Da Joyce a Faulkner, Djuna Barnes, Marguerite Duras, Henry Miller e Virginia Woolf, mi sono impregnata di coscienza, mentre Anaïs Nin mi ha trasmesso la passione per l’analisi psichica.

Quando gli adulti criticano

Nietzsche: «Volontà di potenza? Piuttosto volontà di alzarsi dal divano».

Anaïs Nin: «I personaggi sembrano più interessati al tè che all’introspezione erotica».

Sartre: «L’esistenzialismo non è solo essere confusi davanti a un menù».

Se vuoi conoscerle…

ti stanno aspettando nei miei libri