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Ciao, sono Sandra, una scrittrice appassionata di narrativa Dark, Gotica e Psicologica. Il mio modello di riferimento è l’insuperabile Anaïs Nin.
Per le ambientazioni, mi ispirano profondamente Poe e Wilde.
Le mie storie esplorano tematiche oscure e intime, dove la sensualità emerge come un potente strumento di espressione dell’identità.
Non amo la linearità nelle narrazioni: il mio stile è complesso, modernista e autoanalitico, sempre alla ricerca di nuove profondità psicologiche.
Un ringraziamento speciale ai miei lettori, che mi accompagnano e mi sostengono in questo viaggio letterario.
Nei miei racconti, la storia nasce dal filo dei pensieri delle protagoniste.
Tratto di donne umiliate, sottomesse, dominate da altre donne o da uomini — ma sono loro, in realtà, le vere padrone del racconto.
Fredde, lucide, analizzano gli eventi con distacco. Avanzano nella loro sottomissione non per cedere, ma per smascherare le o gli antagonisti, capovolgendo ciò che ci si aspetterebbe da una narrazione tradizionale.
Le senti quasi sussurrarti all’orecchio: "Guarda come mi hanno ridotta, come mi hanno umiliata, annientata… Ma tu non ci credi davvero, vero?"
E ce lo dimostrano. Mantengono una freddezza tagliente, una lucidità costante. Mostrano solo ciò che vogliono. Non la verità assoluta, ma la loro verità.
Sono inaffidabili? No. Perché la loro analisi è spietatamente realistica.
I loro pensieri, le emozioni, i sentimenti: tutto è autentico. È questa autenticità a dare forma a una narrazione moderna.
Sono loro a rivelare il cuore oscuro della storia, a sezionare le antagoniste dal punto di vista psicologico, a svelarne le paure più profonde. Poco importa se nel racconto appaiono umiliate:
a essere davvero sottomesse, dominate, schiacciate dal racconto stesso... sono le antagoniste.